
Dopo mail pressanti per la puntualità, organizzazione per la divisione degli attrezzi e richiami specifici per essere impeccabili il ritrovo fu fissato alle ore 2.30.

Il genovese e ritardatario Brembo arrivò alle 3. PER PRIMO! Seguirono l’ingegner Roby, il rozzo Simon e l’operaio Diego che giunse ancora sudato dagli allenamenti mattutini perché, nel frattempo, dovette aiutare suo padre per spiumare due fagiani che la sua famiglia avrebbe dovuto mangiare a pranzo e non ebbe tempo per fare la doccia (?).

Il trasporto degli innumerevoli strumenti fu facilitato dalla bontà d’animo di Emilio la guardia, che fece passare una, e una sola, macchina all’interno del parco.
“Tanto saremo soli”: i lanciatori a fare lezioni teoriche di tecnica e i tapascioni (Aki a fare pesi?) furono ospiti inattesi. Qualcuno dovrebbe imparare a non portare sfiga.
Nella prossima puntata: Giavellotti e flessibile
(Continua)
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